Parte della maggioranza di centro destra sta con il sindaco Nicola Giorgino, Forza Italia resta critica e in attesa di una riunione della coalizione che sostiene il primo cittadino prima del consiglio comunale di domani, nel quale si discuteranno i riequilibrio di bilancio. I rappresentanti di Noi con l’Italia alzano il tiro contro il sindaco invitando a mettere da parte l’arroganza che lo sta contraddistinguendo in questa ultima fase della consiliatura. In ordine sparso e con i nervi tesi si avvicina alla seduta in programma domani pomeriggio che dovrà approvare i riequilibri di bilancio. Questione di non poco conto visto che c’è un disequilibrio di undici milioni di euro e sedici censure nella relazione consegnata dagli ispettori del ministero delle Finanze. Ci sarebbero le condizioni per il pre disseto (approvando la delibera che consentirebbe di spalmare su trent’anni i debiti del Comune) ma il sindaco e parte della maggioranza di centro destra, vorrebbe trovare una via d’uscita diversa. Non è dello stesso avviso Forza Italia che da giorni chiude una riunione per sapere dal sindaco quali iniziative intenda prendere per sanare i conti del Comune e soprattutto perché all’ordine del giorno del consiglio non c’è l’unica delibera che dovrebbe esserci (quella con la quale si certifica il pre dissesto). Critica è anche la posizione di Noi con l’Italia: “Giorgino non può scaricare sui partiti la responsabilità della crisi finanziaria perché è stato lui l’assessore al Bilancio e quindi era obbligato a tenere sotto contro i flussi finanziari e i conti”. Al consiglio comunale di domani non parteciperanno, invece, gli esponenti del Movimento Cinque Stelle che hanno annunciato e spiegato la loro decisione con un video postato su facebook: “Quello di domani – spiega Michele Coratella, capogruppo dei grillini – è un consiglio farsa che non serve a niente. Che i conti siano in rosso e l’Ente sia stato male amministrato, è il pensiero dei consiglieri Cinque Stelle, non lo diciamo noi magli ispettori del Ministero delle Finanze. L’invito al sindaco e alla sua maggioranza è netto: “Vadano via perché non sono capaci di amministrare, come hanno scritto gli ispettori del ministero”.