Non una, bensì due manifestazioni di interesse per l’acquisizione del Bisceglie Calcio. Entrambe sono giunte sulla scrivania di Nicola Canonico negli ultimi giorni e l’imprenditore di Palo del Colle, ancora proprietario del club, le sta valutando per decidere a chi trasferire le proprie quote. Sempre che una delle trattative in atto vada a buon fine.

È di pubblico dominio la composizione di una delle due cordate in corsa, che fa capo al ruvese Vito Ippedico, direttore generale della Fidelis Andria nella passata stagione, con trascorsi da responsabile del settore giovanile nello stesso Bisceglie. Al suo fianco figurano il barese Umberto Quistelli e l’avvocato di origini napoletane Vincenzo Todaro, tutti accostati, recentemente, al progetto di rinascita andriese, poi avviato da imprenditori locali.

Farebbe capo a un facoltoso investitore barese, invece, la seconda cordata, che si sarebbe proposta su sollecitazione del parlamentare biscegliese Francesco Boccia. Il nodo da sciogliere per giungere a un esito positivo della vicenda, in un verso o nell’altro, sembra quello relativo alle pretese di patron Canonico, disposto sì a levare le tende dalla città dei dolmen, ma non a rimetterci sul piano economico, sebbene avesse inizialmente dichiarato di essere disposto a farsi da parte gratuitamente.   

In soldoni – è proprio il caso di dirlo – l’attuale presidente vorrebbe recuperare il denaro dell’iscrizione al campionato di serie C e le mutualità della passata stagione, oltre a cedere parte dei debiti societari. Troverà, tra gli interlocutori, qualcuno disposto ad accontentarlo? Per saperne di più non resta che attendere. I tifosi, del resto, ci sono ormai abituati.