Quello che sembrava quasi definito ieri mattina, è stato rimesso in discussione nella serata di giovedì. E’ un vero tiro e molla la cessione del Bisceglie calcio da Nicola Canonico al gruppo di imprenditori baresi, capeggiato dal bitontino Francesco Rossiello. Le parti, dopo giorni di trattative, sembrava avessero trovato l’accordo su tutto (soprattutto sugli aspetti economici della vicenda, tra fideiussioni, quota d’iscrizione al campionato di serie C, debiti pregressi e contributi della Lega per il minutaggio dei giovani nella passata stagione). Secondo i bene informati, mancavano solo le firme sulle carte per sancire il passaggio del Bisceglie da Canonico al gruppo di imprenditori baresi, l’unico rimasto in gioco dopo l’uscita di scena del ruvese Vito Ippedico sostenuto in questa iniziativa dal barese Quistelli e dal campano Todaro. L’accordo, in pratica, almeno nelle intenzioni era fatto: nella serata di giovedì il nuovo colpo di scena. Tra Canonico e Rossiello le distanze si sarebbero nuovamente ampliate e il motivo, manco a dirlo, andrebbe ascritto a questioni economiche. Per questo l’assicuratore bitontino sarebbe intenzionato a far saltare tutto, lasciando a Canonico il cerino della trattativa. Il tempo stringe, anzi non ce ne quasi più: domenica pomeriggio, sulla carta, il Bisceglie dovrebbe scendere in campo per la seconda giornata della Coppa Italia di serie C contro il Matera. Con quale formazione lo farà non è dato sapere: Canonico, a quanto pare, avrebbe richiamato i calciatori ancora sotto contratto (ma promessi già ad altre società) perché vadano in campo domenica pomeriggio. Passato l’impegno di Coppa Italia, però, ci sarà il campionato da affrontare: le incognite sono tante visto che manca l’allenatore (Ciro Ginestra è andato via dopo la preparazione ad Alfedena) e gran parte della rosa dovrebbe essere smantellata. I margini perché la trattativa tra Canonico e Rossiello si riapre sembrano ridotti: il tempo stringe e il futuro del Bisceglie resta nebuloso.