In attesa del prossimo colpo di scena, l’ennesima settimana di passione sul futuro del Bisceglie calcio si è chiuso con un paio di novità: tredici calciatori agli ordini del tecnico Carlo Prayer hanno cominciato un minimo di preparazione in vista della gara di Coppa Italia di serie C contro il Matera. La stessa gara (ed è questa la seconda novità) è stata rinviata, come tutte le competizioni della serie C, in segno di lutto per la tragedia di Genova.

Questioni quasi marginali (quelle del campo), rispetto alle tanto attese novità sul fronte societario. L’ultimo capitolo di una telenovela tipicamente estiva è stato scritto nella giornata di venerdì: l’assicuratore bitontino Francesco Rossiello, a capo di un gruppo di imprenditori baresi sollecitati anche dall’onorevole Francesco Boccia, avrebbe deciso di far saltare la trattativa per l’acquisizione del Bisceglie. Il motivo, secondo quanto trapela da ambienti vicini a Rossiello, sarebbe legato alle eccessive richieste economiche di Nicola Canonico, l’attuale proprietario della società nerazzurro stellata.

La questione sembrava ad un passo dalla conclusione positiva: una bozza d’accordo era stata trovata su fideiussione, soldi versati per l’iscrizione, alcuni debiti pregressi e anche sui soldi che la Lega verserà al Bisceglie per il minutaggio dei giovani nella passata stagione. Somma complessiva che Rossiello era disposto a riconoscere a Canonico nonostante quest’ultimo avesse sempre dichiarato (e lo avrebbe fatto anche nelle comunicazioni con il sindaco di Bisceglie) di voler cedere la società recuperando solo i soldi di iscrizione e fideiussione. Ad un passo dalla chiusura dell’accordo, però, Canonico avrebbe alzato ulteriormente l’asticella delle richiesta facendo così cambiare idea a Rossiello e al gruppo di imprenditori baresi.

In pratica sarebbe una questione di soldi e non di gradimento degli acquirenti: c’è chi ha collegato il ripensamento di Canonico con la presenza, anche se nelle retrovie, di Gianluca Paparesta tra gli imprenditori interessati al Bisceglie, ma dagli ambienti vicini a Rossiello si ribadisce che solo le eccessive richiesta economiche del patron biscegliese ha fatto bloccare l’esito della trattativa.