Il tragico crollo del ponte Morandi di Genova ha ripotato la luce sull’esigenza di manutenzione e di verifica della stabilità di molti dei sovrappassi e cavalcavia della Puglia. Strutture che da anni necessitano di manutenzione o addirittura di un totale rifacimento. Emblematico è il caso del sovrappasso di via Castel del Monte a Corato, struttura che sovrasta la provinciale 231, gravemente lesionato da un mezzo pesante nel 2005 e mai sottoposto ad interventi di manutenzione. L’unico intervento adottato a salvaguardia della sicurezza fu quello di inibire il passaggio, in entrambi i sensi di marcia, ai mezzi di peso superiore alle 2, 5 tonnellate. La Città Metropolitana, cui spetta la competenza del sovrappasso, stanziò 700mila euro per la ricostruzione del ponte ed ulteriori 1.300mila euro da ricavare con alienazioni di beni. Un importo virtuale e comunque non sufficiente per coprire il costo del progetto, che oltre 10 anni fa era di 2 milioni e mezzo di euro.

Le condizioni del cavalcavia, come si nota dalle immagini, non sono affatto rassicuranti. Parliamo di una infrastruttura nevralgica che collega il centro cittadino all’area industriale e ad una zona residenziale che conta diverse migliaia di residenti, arteria fondamentale per raggiungere il sito Unesco di Castel del Monte.

All’indomani dei fatti di Genova, il sindaco di Corato Massimo Mazzilli ha inviato una missiva alla Città Metropolitana per richiedere informazioni circa le verifiche tecniche dei livelli di sicurezza e per sollecitare interventi urgenti di manutenzione dell’infrastruttura.

Le preoccupazioni della cittadinanza sono state intercettate anche dal consigliere metropolitano Pasquale Pomodoro che ha chiesto con estrema urgenza di disporre un sopralluogo dei tecnici al fine di verificare il livello di sicurezza del sovrappasso e definire gli interventi necessari.