Con i controlli effettuali nell’ambito di ‘Spiagge sicure’, “nelle tre province pugliesi interessate dall’operazione, Brindisi, Lecce e Foggia, è stato elevato il numero più alto di contestazioni in Italia per illeciti amministrativi e penali, 663 per l’esattezza, con il maggior numero di controlli effettuati in particolare nel Salento”. A sottolinearlo in una nota congiunta sono i parlamentari pugliesi della Lega, Rossano Sasso, Anna Rita Tateo e Roberto Marti.

“Il ringraziamento alle forze dell’ordine è doveroso – sottolineano Sasso, Tateo e Marti- compresi quegli operatori assunti a tempo determinato grazie alle risorse stanziate per Spiagge sicure”. 

“Per quest’anno – proseguono i parlamentari leghisti – si è trattato di un primo, piccolo inizio, con il Governo da poco insediato ma subito operativo. Il prossimo anno, con più risorse, riusciremo ad estendere a tutta la Puglia tale operazione, e quindi aumenteremo anche il numero degli operatori a disposizione per effettuare i controlli”.

I parlamentari rivolgono infine un “invito ai cittadini affinché non acquistino materiale dai venditori abusivi” perché “dietro ogni abusivo c’è il guadagno per organizzazioni criminali”. “Nella stragrande maggioranza dei casi – concludono – è quasi superfluo sottolinearlo, gli abusivi sono immigrati, con buona pace degli affaristi e degli imprenditori dell’immigrazione, che soprattutto in provincia di Lecce, nelle ultime settimane, si erano lamentati del pugno duro di Salvini”.

L’operazione spiagge sicure il cui primo bilancio per ministro dell’Interno Matteo Salvini è assolultamente “positivo” ha visto nel Veneto – con quasi 200mila euro di valore di beni sequestrati – la regione con i migliori risultati. Seguono Emilia Romagna e Toscana. Complessivamente, nell’ultima settimana si è registrato un incremento di circa 600 controlli e di oltre 40mila euro di merce sequestrata.