Il sindaco di Barletta Cosimo Cannito ritira le dimissioni presentate lo scorso 6 agosto a causa della crisi politica generata dalla mancata elezione del presidente del consiglio comunale che non sarà il dottor Giuseppe Losappio di Forza Barletta come richiesto con documento protocollato a Palazzo di Città dagli 8 cosiddetti dissidenti. La decisione del sindaco rappresenta uno spartiacque importante nelle vicende di una crisi i cui risvolti somigliano più ad una commedia pirandelliana che ad una discussione politica.

Il racconto di come il primo cittadino sia arrivato a questa decisione non può prescindere da quanto accaduto nelle ultime 24 ore iniziate con i 12 cosiddetti “lealisti” in attesa a Palazzo di Città di un documento con ripotate le richieste dei dissidenti. L’attesa è poi culminata con l’arrivo delle richieste di posizioni come la presidenza del consiglio, due assessorati e la presidenza della Bar.sa non corredate però dai corrispondenti nominativi.

L’assenza di indicazioni precise ha portato poi il sindaco a chiedere un’ulteriore e più dettagliato documento agli 8. La collocazione dei nominativi al fianco delle caselle caratterizzava un pomeriggio dove i colpi di scena non sono mancati. Il primo ha visto gli 8 indicare il nome del consigliere Sabino Di Cataldo della Buona Politica. Proprio Di Cataldo, nome indicato dal sindaco lo scorso 30 giugno in occasione della presentazione della giunta sarebbe però stato clamorosamente respinto dai 12 pronti a chiedere agli 8 una ulteriore indicazione tramite il solito documento firmato. Nel tardo pomeriggio a margine della manifestazione pro Cannito organizzato dal gruppo Barletta 360 gradi il documento firmato dagli 8 dissidenti è arrivato portando l’indicazione del consigliere Giuseppe Losappio di Forza Barletta come candidato alla presidenza della massima assise comunale. La mossa degli 8 è sembrata essere quella decisiva, ma i mal di pancia, questa volta dei 12 non sono terminati.

Questa mattina la svolta: in un ulteriore incontro a Palazzo di Città i 12 più il sindaco decidono di respingere la proposta degli 8 perseguendo la strada della rottura. Cannito   ritira le dimissioni è pronto a completare la giunta con la nomina di Rosa Tupputi della Buona Politica ed andrà in consiglio comunale (convocazione prevista per i primi di settembre, venerdì la riunione dei capigruppo) con l’intento di proseguire per la sua strada con al fianco i consiglieri lealisti e alla ricerca magari della sponda di parte delle opposizioni.