Le decisione era nell’aria e l’avevamo annunciata nel pomeriggio, la conferma è poi arrivata nella serata di mercoledì: il sindaco di Barletta Cosimo Cannito a 4 giorni dalla scadenza del termine ha ritirato le dimissioni presentate lo scorso 6 agosto. La decisione del primo cittadino è arrivata dopo un lungo travaglio e dopo la rottura definitiva con gli 8 dissidenti la cui proposta di collocare Giuseppe Losappio di Forza Barletta alla presidenza del consiglio comunale, Giovanni Alfarano per la lista Cannito e Michele Ciniero di Iniziativa democratica nel ruolo di assessori è stata respinta al termine di una riunione con i 12 lealisti (o forse 11 visti i malumori di Sabino Di Cataldo della Buona Politica) andata in scena a Palazzo di Città nella mattinata di mercoledì.

Le motivazioni alla base del ritiro delle dimissioni Cannito le ha affidate ad una lettera aperta alla città. “In questa particolare e delicata fase politica- si legge nella nota del sindaco- ascolotate le molteplici richieste di voi cittadini che mi chiedete di andare avanti, per il senso di responsabilità, per l’amore che nutro per la nostra città e per non vanificare l’occasione di far ripartire Barletta vi comunico che ho deciso di revocare le dimissioni non assecondando meri calcoli politici o elettorali”.

Conscio delle riprecussioni della sua decisione il sindaco rinvia il confronto al consiglio comunale: “I prossimi incontri faranno chiarezza su comportamenti e vincoli estranei alla mia visione di governo della città. Confido pertanto, in una assunzione di responsabilità collettiva, ritenendo comunque che il solo luogo deputato a mandare a casa un sindaco sia il consiglio comunale”. Per questo motivo, in conclusione, Cannito afferma: “Una cosa è certa, fino a quando la massima e sovrana assise cittadina lo vorrà, io assolverò al mio incarico, con spirito di servizio, lavorando senza risparmiarmi, supportato da tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti della città. Questo lo farò sempre senza piegarmi a qualsivoglia forma di ricatto e con la coerenza che mi ha sempre contraddistinto”.