Come trasformare un esordio da sogno in un brusco risveglio. Nel monday night della prima giornata di serie B il neopromosso Lecce si illude di poter realizzare un autentico colpaccio a Benevento, ritrovandosi in vantaggio addirittura per 3-0 dopo un’ora di gioco. Poi, però, la magia finisce e comincia la prepotente rimonta dei camopani, perfezionata in meno di 20 minuti. Certo, il pari sul campo di una seria candidata alla promozione in A non è male, ma in casa salentina prevale la delusione per quella che resta una grande occasione sprecata.

A proposito di occasioni sprecate, rientra semz’altro nella categoria il piattone spedito debolmente tra le braccia di Vigorito da Coda in avvio di gara. Chi invece non spreca la propria occasione è Mancosu, che al 30′ sfrutta il corridoio lasciato libero dai difensori avversari e fulmina Puggioni con un sinistro micidiale. La reazione dei giallorossi locali è impalpabile, sicché il primo tempo va in archivio con i giallorossi ospiti in vantaggio.

Vantaggio che raddoppia al 12′ della ripresa, allorché l’ex di turno Falco addomestica un preciso traversone di Calderoni e, complice una leggera deviazione, fa ancora secco Puggioni dalla breve distanza. Il portiere beneventano, poi, ci mette del suo sulla terza marcatura leccese, che arriva tre minuti più tardi: pessima la valutazione della traiettoria assunta dal tiro-cross di Fiamozzi e palla che termina incredibilmente in fondo al sacco.

A questo punto il Lecce accarezza l’idea del debutto col botto, ma le carezze diventano schiaffi a partire dal 24′, quando Volta anticipa tutti con uno stacco perentorio e riapre i giochi. Ad alimentare ulteriormente la rincorsa del Benevento provvede quindi Ricci al 36′, risolvendo con decisione una mischia in area. I campani ora ci credono, mentre la paura si impadronisce dei pugliesi. Va da sé che al 42′ arriva la rete del definitivo 3-3 con un autentico colpo di… Coda. È Massimo Coda, infatti a fissare il risultato su calcio di rigore, concesso per un contatto dubbio tra Meccariello e Asencio.

Alla fine il pari rappresenta un buon punto… di partenza per la banda Liverani, ma è innegabile l’amarezza per ciò che poteva essere e non è stato.