E’ una nomina che sta facendo decisamente discutere quella dell’avvocato Piero Sicusco alla guida della casa di riposo “Regina Margherita” di Barletta arrivata con delibera di giunta regionale del 28 giugno poi resa nota il 21 agosto. L’indicazione di Sciusco da parte della giunta Emiliano è stata sin da subito oggetto di polemiche per via della dubbia legittimità della stessa all cui base ci sarebbe un decreto legislativo dell’8 aprile 2013 che vieterebbe l’impossibilità di conferire incarichi presso enti a controllo pubblico a chiunque abbia fatto parte di una giunta o di un consiglio comunale di comune con popolazione superiore ai 15mila abitanti.

Sciusco, eletto nel 2013 nella lista Sinistra Unita e poi passato al PD è stato parte della scorsa amministrazione risultando poi primo dei non eletti nella lista Dem. Il sospetto di un “risarcimento” per lui da parte della giunta regionale   ha costituito oltre a quello di illegittimità la base delle polemiche di questi giorni poi sfociate con la lettera indirizzata dal sindaco Cosimo Cannito al presidente della Regione Emiliano.

In tale lettera Cannito accusa emiliano di sgarbo istituzionale. Alla base dell’accusa la mancata comunicazione diretta della nomina, appresa, denuncia il primo cittadino solo a mezzo stampa come se Emiliano non si fosse accorto dell’insediamento a Barletta di un nuovo sindaco.  Proseguendo nella missiva Cannito si dice certo che “Il governatore comprenderà il disappunto perchè anche egli stesso si è mostrato risentito nei confronti del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli per una vicenda del tutto simile, ovvero la mancata condivisione in vista dell’imminente nomina del presidente delle Ferrovie Appulo Lucane. Lo stesso, conclude Cannito rivolgendosi ad Emiliano, che lei ha fatto a me!”.

La polemica resta dunque accesa tra sgarbi istituzionali e divergenze politiche con il sindaco protagonista di uno scontro sempre strisciante con l’area caraccioliana di cui Sciusco è esponente.