Un borgo gremito in ogni angolo. Un paese di 400 abitanti in festa: applausi e grandi abbracci riservati al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che è ritornato nella sua Volturara Appula, per ricevere la cittadinanza onoraria e le chiavi della città.

Un vero e proprio tuffo nel passato e nei ricordi per il premier che è stato accolto nel migliore dei modi nella piccola località situata al confine tra Puglia e Molise, lì dove è nato l’8 agosto del 1964.

Volturara Appula ha reso omaggio al Presidente del Consiglio dei Ministri con una serie di doni: dal suo atto di nascita originale ad un volume sui proverbi ed espressioni dialettali della zona e poi una maglia del Foggia calcio con il nome  “Conte” e il numero uno, stampati.

“Sono molto emozionato”- ha rivelato il Premier al suo arrivo, mentre è stato accolto dal Sindaco di Volturara Appula, Leonardo Russo, dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e dall’Inno di Mameli intonato dalla banda del paese.

Il Presidente Conte, visibilmente commosso, si è abbandonato ai ricordi legati alla sua città natale: “Per me Volturara è il paese dell’infanzia, il paese dove sono sempre ritornato per le festività- ha dichiarato il Premier- ricordo a Natale la sagra del maiale che era un rito per stomaci forti ma era la ricchezza di un mondo contadino che stava scomparendo. Volturara mi ha dato un grande senso di umiltà, di semplicità. Da piccolo la nostra massima ebbrezza era la bevuta alla fontana”, ha rivelato il Presidente Conte.

La tre giorni in Puglia, con i momenti dedicati prima alle celebrazioni dedicate a San Pio, a San Giovanni Rotondo, si è conclusa dunque con il ritorno a casa del Premier, che ha voluto raccontare un aneddoto per dimostrare di non aver mai dimenticato le proprie origini: “Per semplificare avrei potuto dire di essere originario della Puglia o di Foggia- ha rivelato il Presidente Conte- ma invece ho sempre specificato di esser nato a Volturara Appula, anche se in tanti sbagliavano l’accento e  ci mettevo sempre dieci minuti per spiegare dove si trovasse”.