“La guarigione non deve toccare solo il corpo, ma anche il cuore e l’anima. È per questo che i Santi Cosma e Damiano, hanno percorso le strade di Bitonto, per venire verso le vostre case, verso ciascuno di voi”. Queste le parole del Vescovo dell’Arcidiocesi di Bari – Bitonto, Francesco Cacucci che ieri, al termine della processione dei fratelli anàrgiri, ha celebrato la messa sul sagrato della Basilica in piazza 26 maggio.
Una festa trascorsa con il solito trasporto per i tanti pellegrini giunti da ogni dove, ma non senza polemiche da parte dei bitontini che non sono riusciti a far volare i palloni areostatici perché sequestrati dalla Polizia di Stato sia in piazza Caduti del Terrorismo, che in piazza Cavour. Questi erano senza autorizzazione dell’enac e dovevano essere gonfiati con una piccola bombola a gas, pericolosa per l’incolumità pubblica.
L’intorciata è durata 12 ore per tutta la città con una particolare deviazione verso la loro prima dimora storica, risalente 1300, la chiesa parrocchiale di San Giorgio nel borgo antico. Le figure dei Santi furono spostate nel 1963 nell’attuale santuario che, nel 1975 fu elevato da Paolo VI a basilica pontificia. Nel 1993 un gruppo di volontari diede vita alla Fondazione Opera Santi Medici, firmata da Monsignor Magrassi il 18 novembre data in cui si festeggerà il 25 anno dalla nascita. In Argentina, intanto, è giunto al termine il centenario della festa dei Santi, culto portato nel continente americano dai nostri antenati.