Il piano di riequilibrio, ad Andria, è stato redatto ed è stato depositato. Ora dovrà passare al vaglio delle commissioni, prima di approdare in Consiglio comunale, entro il 27 novembre, così come previsto dai termini di legge, dopo l’approvazione ad agosto scorso della delibera del pre-dissesto finanziario. Nella giornata di domenica 18 novembre, si sono così susseguite due riunioni: una con la giunta e la successiva con i consiglieri di maggioranza. Un momento utile, per il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, per illustrare le linee guida del documento redatto. Secondo indiscrezioni, tra i vari passaggi contemplati, il piano di riequilibrio dovrebbe prevedere che le tariffe comunali saranno portate al massimo e ci sarà allo stesso tempo una diminuzione degli importi erogati alla Multiservice (ma questo non comporterà una riduzione dei servizi, fanno sapere alcuni esponenti della maggioranza).

Nel corso dell’incontro convocato dal Sindaco Giorgino, il capogruppo di Forza Italia, Micaela D’Avanzo, avrebbe chiesto di poter visionare almeno la documentazione del piano. Ma la bozza non le sarebbe stata presentata a causa dell’incompletezza della stessa, a causa di dati errati.

Quella denunciata dagli esponenti azzurri è stata l’assenza di confronto con la parte politica nella sottoscrizione del piano.

Una osservazione che giunge anche dai pentastellati andriesi. Grazia Di Bari, capogruppo del M5S del consiglio regionale, intervenuta nel corso del programma di Teleregione “Fuori dal Coro”, ha lamentato il mancato coinvolgimento delle associazioni cittadine per un piano che sarebbe dovuto essere vissuto e pianificato dai tanti e differenti attori in campo, per il bene di Andria.