Non si placano le polemiche, ad Andria, dopo l’annuncio della ripresa del servizio della mensa nelle scuole della città, a partire da lunedì 14 gennaio. Sotto accusa sono finiti i prezzi maggiorati delle tariffe. Costi definiti eccessivi che stanno scatenando le proteste dei genitori.

Ci sono così famiglie e scuole che, per quest’anno, si erano già attrezzate affidandosi a catering esterni e che ora, di punto in bianco, dovranno scegliere se aderire al servizio mensa con i pasti offerti dalla ditta “Pastore” (ad un costo decisamente incrementato). O se, in alternativa, optare per il pasto domestico. Ma c’è ad esempio anche l’Istituto comprensivo “Salvemini-Imbriani” che chiederà, alle istituzioni, una settimana di proroga per la ripresa del servizio, per meglio concordare una posizione da adottare. E ancora, altre scuole per andare incontro a quanti non sono in grado di sostenere i costi, stanno pensando di alternare giornate nelle quali garantire il servizio mensa e altre nelle quali far portare, agli allievi, il pasto da casa.

Differenti, insomma, le posizioni in campo per un malumore condiviso in città.