Una sola sconfitta nelle ultime dieci giornate (tenendo conto anche del turno di riposo osservato il 27 dicembre), tre vittorie in trasferta (l’ultima delle quali sabato a Salerno) e un terzo posto che non è più frutto di una situazione occasionale.

Il Lecce ha scoperto le carte dopo il girone d’andata e i risultati delle prime due gare del nuovo anno, rappresentano l’evidente conferma che i salentini puntano al bersaglio grosso. La serie A, per nulla immaginata ad inizio stagione, adesso diventa un obiettivo più che sussurrato. Del resto l’arrivo di Tatchsidis a centrocampo (sono stati suoi i due assist per i gol rifilati alla Salernitana) e la conferma di Lucioni in difesa (resistendo alle offerte economiche del Sassuolo), rappresentano i veri colpi di mercato per il Lecce, assemblato in maniera saggia da Liverani. Probabilmente ai salentini servirebbe un attaccante più prolifico di Lamantia e che dia la possibilità di maggiori scelte al tecnico, ancor di più adesso che c’è da fare i conti con l’infortunio di Falco. Siamo, in pratica, ai dettagli che potrebbero rivelarsi decisivi anche per provare a puntare i primi due posti in classifica e comunque essere pronti per gli eventuali play off. Qualche necessità in più di intervenire sul mercato in questi ultimi giorni di trattative, invece, ce l’ha il Foggia: in difesa, anche per fronteggiare l’emergenza legata agli infortuni di Camporese e Tonucci, serve un giocatore (il nome è quello di Costa del Benevento).

Tra i pali l’arrivo di Leali non sembra più rinviabile, visto che Noppert non offre le giuste garanzie, mentre in attacco si attendono i gol di Iemmello e Mazzeo, ma soprattutto di chiarire se Galano sarà utile o meno al raggiungimento del traguardo salvezza. La palla, adesso, passa al tecnico Padalino.