E’ una corsa contro il tempo quella cominciata per evitare che il Foggia possa incappare in una nuova penalizzazione.

Anche se, di fatto, il vertice convocato a sorpresa questa mattina dal sindaco, Franco Landella, con le forze economiche cittadine (Confindustria, Confcommercio, Camera di Commercio e Confartigianato) è la prima tappa per evitare che il Foggia calcio possa andare incontro ad un declino irreversibile.

La situazione economica della società rossonera è critica, come ammesso anche dal presidente Lucio Fares domenica scorsa all’indomani degli episodi criminali ai danni di due calciatori (Iemmello e Busellato) e l’azienda della famiglia Sannella (proprietaria del club).

Si sta facendo di tutto per rispettare la scadenza del 16 marzo, pagare gli stipendi ai calciatori ed evitare che arrivi una nuova penalizzazione di quattro punti in classifica. Ma se questo è il traguardo immediato c’è da ragionare a medio e lungo termine. Del resto il sindaco, Franco Landella, nei giorni scorsi aveva confermato il suo impegno a cercare nuovi soci per il Foggia. Adesso c’è da fare in fretta per evitare che la stagione possa prendere una brutta piega.

Gli attentati dello scorso fine settimana, dopo la sconfitta nel derby contro il Lecce, hanno scosso un ambiente che rischia di sfaldarsi: l’attaccante Pietro Iemmello (uno dei bersagli dell’azione criminale delle tre persone alle quali stanno dando la caccia le forze dell’ordine) con un post su facebook si è detto deluso e schifato. Anche il capitano dei rossoneri, Cristian Agnelli, non le manda a dire: “Da foggiano solo deluso, da capitano mortificato”.

In questa situazione da tempesta perfetta, c’è da registrare il ritorndo di Gianluca Grassadonia in panchina: era stato esonerato dopo 14 giornate perché la classifica era deficitaria (ma non vanno dimenticati gli otto punti di penalizzazione). Riprende una squadra che con Padalino ha vinto due sole volte in dodici gare. Anche se le vicende del campo adesso rischiano di passare in secondo piano.