I dipendenti del Comune di Bisceglie sono pronti allo stato di agitazione. Lo hanno proclamato al termine di un’affollata assemblea tenuta alla fine di febbraio e potrebbero incrociare le braccia dal prossimo 15 marzo.

Data ultima, hanno fatto sapere nei giorni scorsi le rappresentanze sindacali unitarie, per ricevere risposte da parte dell’Amministrazione comunale, oggi guidata dal sindaco Angarano, su alcune questioni non solo contrattuali. Uno dei punti critici che ha portato i dipendenti comunali ad annunciare lo stato di agitazione è quello della carenza di personale.

Ci sono servizi comunali depauperati da trasferimenti e pensionamenti, denunciano i sindacati che chiedono la predisposizione del piano per il fabbisogno di personale nel triennio 2019-2021. Lo stato di agitazione dei dipendenti comunali ha, parallelamente, animato i botta e risposta politico. I consiglieri d’opposizione e tra questi, l’ex sindaco Francesco Spina, hanno manifestato vicinanza ai dipendenti del Comune e puntato il dito contro l’inerzia dell’amministrazione Angarano.

“Ma i problemi sollevati dai sindacati riguardanti il personale del Comune di Bisceglie sono atavici” ricorda l’attuale assessore alle attività produttive, Gianni Naglieri. L’ultimo, in ordine di tempo, ad intervenire nelle polemiche di questi giorni. “È singolare leggere che oggi esprima solidarietà ai dipendenti chi quei problemi ha contribuito a crearli assumendo, in maniera sistematica, molti lavoratori interinali che non hanno sopperito definitivamente ai pensionamenti, depauperando la macchina comunale di personale” sottolinea Naglieri.

“Stiamo lavorando per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti comunali, consapevoli che rappresentano il motore della macchina amministrativa, il cui funzionamento è decisivo per il buon governo della Città e per migliorare i servizi erogati ai cittadini” dichiara in maniera più compassata il sindaco Angarano. Che però una stoccata a chi lo ha preceduto la rifila: “I temi sollevati dalle organizzazioni sindacali testimoniano che questi problemi non sono nati oggi ma si trascinano da tempo”.