Tre colpi sparati alla schiena da un fucile calibro 12. È morto così il 51enne Francesco Pio Gentile, a due passi dalla sua abitazione a Mattinata, nelle vicinanze del mattatoio comunale, centro nevralgico degli affari del clan Romito di cui Gentile, secondo gli inquirenti, era elemento di spicco.
Da una prima ricostruzione dell’accaduto l’uomo ieri sera aveva parcheggiato l’auto sotto casa sua. Aveva percorso pochi metri quando i killer, probabilmente due, a bordo di un veicolo sono arrivati e hanno sparato tre fucilate, una delle quali lo ha ucciso. Il 51enne è finito a terra senza vita, a gambe divaricate nei pressi del marciapiede.
I carabinieri di Foggia, che indagano sul caso, stanotte hanno eseguito esami stub su sei pregiudicati residenti tra Monte Sant’Angelo, Manfredonia e Vieste per ritrovare tracce di polvere da sparo. Sono state una dozzina, invece, le perquisizioni domiciliari.
L’ipotesi che si fa strada è la guerra di mafia maturata da decenni tra i Romito – Ricucci e i Li Bergolis – Miucci. Ma non si esclude nemmeno la pista delle nuove leve del viestano che vorrebbero spazzar via le vecchie per diventare egemoni nella zona. Le indagini saranno coordinate dal pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia barese, Ettore Cardiali.