Un rito ben radicato nella cultura barlettana, un momento di profonda cristianità, tradizione e riflessione. La processione “Eucaristico-Penitenziale” del venerdì Santo è uno degli appuntamenti più sentiti della ritualità pasquale nella città della Disfida. Partendo dalla cattedrale alle 13.30 avvolto da un rispettoso silenzio, il corteo si è snodato per le principali vie della città chiudendo il suo percorso con l’Azione Liturgica della “Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo” in una piazza Plebiscito riaperta quest’anno per l’occasione dopo un lungo lavoro di recupero.

La processione “Eucaristico-penitenziale” ha origine nel 1656, anno nel quale la peste colpì duramente la città di Barletta. In quell’occasione il popolo chiese misericordia al Signore, ottenendo, dopo aver portato in processione l’Eucaristia nella notte tra il Giovedì Santo e il Venerdì 20 aprile 1656 la fine del contagio. Una forte nevicata si abbattè sulla città debellando la malattia proprio mentre il corteo transitava dall’attuale via Romania che prende quindi il nome non dallo stato rumeno, ma dal dialettale “rumanett” riferito alla cessazione dell’epidemia proprio in quella zona.

Da quel momento in poi si ritrovano scritti che riportano la solenne promessa da parte delle istituzioni di continuare negli anni a svolgere la rituale processione. Un voto di ringraziamento che resistendo ai secoli si è tramandato arrivando fino ai giorni nostri.