immagini mozzafiato per un evento spettacolare

siamo nella meravigliosa piazza manfredi a trani al cospetto di sua maesta la cattedrale e dell’infinito del mare sovrano indiscusso di fascino e suggestione

una cornice perfetta per quel quadro d’autore in cui si inserisce  una Balestra gigante, un progetto niente poco di meno che del maestro leonardo da vinci, riportato su un disegno a sanguigna e inchiostro, custodito nei fogli del prezioso Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano, realizzata per la prima volta al mondo dall’ ingegner Giuseppe Manisco.

La perla del’adriatico, scelta quale luogo per essere azionarev e scagliare una palla di fuoco verso il mare

un evento che si è trasformato in un vero e proprio spettacolo pubblico

tante la gente accorsa per prendere parte alla particolare iniziativa che rientra nel programma  organizzato dal Palazzo delle Arti Beltrani per le celebrazioni del 500/o anniversario della morte di Leonardo Da Vinci.

In azione sotto gli ovvi meravigliati di piccoli e grandi l’unica balestra gigante al mondo funzionante, 22 metri di lunghezza, 24 metri di arco, per un peso di 4 tonnellate e mezzo,posizionata tra il castello federiciano e la cattedrali, dove resterà in esposizione sino al 10 maggio 2019.

mentre all’interno di Palazzo delle Arti Beltrani, di scena la mostra “Il Genio. 500 anni di meraviglia”, fruibile sino al 30 giugno, in cui si può ammirare l’ingegno

visionario di Leonardo da Vinci, attraverso 40 macchine da guerra e non, parte della collezione dell’ingegner Manisco, costruite secondo appunti e disegni dei codici leonardeschi.

Eventi imperdibili evidenzia niki battaglia, curatore della mostra che  ha dato il via alle celebrazioni, accompagnato dal suono dei timpani del gruppo Trani Tradizioni, scandendo le fasi del caricamento della balestra e del lancio successivo della palla di fuoco, azionato con un colpo di martello ad opera dell’ingegnere salentino, in seguito alla trazione dell’arco.

Mai realizzata dal genio proteiforme ma solo progettata, l’ingegnere salentino,

attento studioso e appassionato delle macchine leonardesche, l’ha riprodotta a dimensione reale, seguendo pedissequamente proprio le indicazioni del grande scienziato anche per le dimensioni.

Il prossimo appuntamento con la storia del Palazzo delle Arti Beltrani è per l’8 giugno con l’incontro “Il mestiere delle armi nella Trani aragonese. Armigeri e famiglie tranesi tra ‘400 e ‘500” che vedrà come esimi relatori il prof. Francesco Storti, docente di Storia Medievale alla Federico II di Napoli e il dott. Victor

Rivera Magos, ricercatore presso l’Università di Caen (Normandia- Francia) che terrà un intervento su come è possibile riscrivere una nuova storia delle città del nord-barese.