la battaglia delle carte bollate per un giorno lascia spazio a quella dei comunicati stampa. La vicenda del rigetto da parte del Tar Puglia dei ricorso presentato da alcuni cittadini contro i provvedimenti sulla Tari, firmato dal sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, si infiamma con un ulteriore botta e risposta tra consiglieri d’opposizione e primo cittadino. Anna Maria Tarantino, Lillino Barisciano, Andrea Minervino e Francesco Marrone, ritengono eccesiva l’euforia del sindaco sul mancato accoglimento della sospensiva da parte del Tar sulla Tari 2019: c’è da attendere la definizione del giudizio, sostengono i quattro esponenti dell’opposizione, il ricorso è ancora in piedi. Immediata la replica del sindaco di Feo: “Non ho mai confuso l’ordinanza sulla sospensiva con quel che si eciderà sul piano economico finanziario. Resta il fatto che i quattro esponenti della minoranza preferiscono fare politica a colpi di carte bollate”. E sono i consiglieri Tarantino, Barisciano, Minervino e Marrone ribadiscono che la causa contro il comune di Trinitapoli è in attesa di fissazione dell’udienza di merito. Quindi anche in questo caso nessun dietro front, come invece sostiene il sindaco. Che, invece conferma: “Il passo indietro del legale dei cittadini ricorrenti c’è stato sulla richiesta di sospensiva, a differenza di quanto avvenuto a San Ferdinando di Puglia dove si è andati sino in fondo e si è perso”. I quattro consiglieri d’opposizione ribadiscono le proprie ragioni su una tassa rifiuti calcolata in modo scorretto, il sindaco dal suo canto ribatte: “Ritirino definitivamente il ricorso basato su cavilli gestionali di poco conto e che non cambiano niente all’atto pratico”.