“Tante promesse fatte ma mai mantenute. Ci hanno dimenticato”. Per questo i familiari delle vittime dell’incidente ferroviario del 12 luglio del 2016, riuniti nell’associazione Astip, hanno deciso di raggiugere Roma, per manifestare il loro malcontento e per protestare contro il Governo.

Sono arrivati in Piazza Montecitorio per pretendere risposte su richieste avanzate da mesi e per rivendicare attenzione su di una tragedia (avvenuta sulla tratta a binario unico Andria-Corato costata la vita a 23 persone) e ormai finita nel dimenticatoio.

“Le nostre vittime non sono morti di serie b”, ha commentato la presidente di Astip, Daniela Castellano, contattata telefonicamente. “Si legge sui profili facebook del Ministro Di Maio e del Ministro Bonafede, l’inno a non dimenticare i 43 morti del ponte Morandi e a non dimenticare i 34 morti di Viareggio, ma mai un cenno ai 23 morti del disastro ferroviario Andria-Corato”, hanno denunciato i componenti dell’associazione Astip.

I familiari delle vittime sono scesi così in piazza per chiedere come mai la Regione Puglia abbia rinnovato,  dopo la strage del 12 luglio del 2016, la concessione a Ferrotramviaria con gara diretta fino al 2033.

Ma anche per rivendicare attenzione dal Premier Conte e per denunciare le sue promesse, fatte ad aprile e rimaste ancora disattese.

“I nostri cari sono morti perchè il sistema legislativo ha fallito ma non parlarne non significa alleggerire la vostra coscienza, significa la non volontà di cambiamento”, hanno denunciato all’unisono i familiari delle vittime.

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