“È stato strutturato un concorso che non andrà a salvaguardare quanti hanno già prestato servizio nelle Asl.  E a rimetterci saremo sempre noi. Veniamo, di continuo,  messi da parte”.

È il messaggio diffuso dal movimento infermieri precari della Puglia. Questo in risposta alla notizia lanciata dal Presidente della Regione, Michele Emiliano che ha annunciato come entro il 31 dicembre del 2019 si terrà un maxiconcorso unico per infermieri con una sola graduatoria regionale.

Ma a finire sotto accusa è la modalità pensata per la selezione.

“Nell’ultimo bando del 2018- ha fatto sapere Rosalba Lacedonia, del movimento infermieri precari- per quanti avessero già prestato servizio per 36 mesi nelle Asl, c’era una sorta di corsia preferenziale: ossia si era esonerati dal sostenere le pre-selezioni (i test di cultura generale). Ora invece il Presidente Emiliano ha intenzione di eliminare completamente questo “filtro” a discapito dell’operato dei professionisti precari ma  già impiegati nelle aziende sanitarie locali pugliesi”.

La notizia del maxiconcorso unico per infermieri (si è parlato di un migliaio di assunzioni) ha comunque sollevato polemiche.

A scendere in campo sono stati i consiglieri regionali di Forza Italia, Nino Marmo e Giandiego Gatta. Per gli azzurri le assunzioni non sarebbero un merito riconducibile al Presidente Emiliano. Ma, invece, sarebbero al contrario figlie della cattiva gestione del centrosinistra.

Per Marmo e Gatta infatti

“arrivano ora in blocco in quanto non è stato possibile farle gradualmente e ora siamo in grave carenza di personale”.

Il Governatore della Puglia ha parlato invece di un grande risultato ottenuto, frutto del piano di riordino ospedaliero e della riduzione della spesa farmaceutica.

“Nessun taglio nella spesa sanitaria- ha sottolineato Emiliano- ma solo eliminazione degli sprechi, dei buchi dell’organico e migliore organizzazione”.

Le modalità della selezione sono state definite nel corso di una riunione celebrata alla presenza dei dieci direttori generali delle aziende sanitarie pugliesi. Convocata dal direttore del dipartimento regionale politiche per la salute, Vito Montanaro.

È stato così stabilito come il concorso unico regionale sarà centralizzato e affidato ad un’unica azienda (l’Asl Bari) e come prevederà una percentuale da destinare alla mobilità extraregionale.

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