drug wash

Operazione drug wash.

Sgominata un’organizzazione criminale nel foggiano.

Nove le persone accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Una rete di spacciatori ben radicata a Lucera che si era spinta sino al vicino molise.

Nel corso del blitz all’attivo un centinaio di uomini delle forze di polizia.

L’indagine ha avuto impulso da due arresti compiuti nel 2016 dalla guardia di finanza a Lucera, per un chilogrammo di hashish, droga questa occultata in un garage della città.

Un’attivita’ investigativa che si è incrociata poi con quella messa in campo dai carabinieri tra Lucera e Campobasso. Un’inchiesta coordinata dalla procura della repubblica di Foggia, che ha portato quest’oggi all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare che ha riguardato 9 foggiani, di cui 4 finiti in carcere, 3 ai domiciliari e 2 destinatari di un obbligo di dimora.

Nell’attività criminale ad avere avuto un ruolo principale pare fossero due coniugi, ovvero vincenzo di corso e fabiola marsico che gestivano un autolavaggio a Lucera.

La donna nello specifico si occupava di curare gli affari e confezionare le dosi.

Altri componenti del gruppo criminale avevano invece rapporti con un referente del clan foggiano

“Moretti – Pellegrino Lanza” che forniva alla coppia grossi quantitativi di cocaina e hashish.

Un’attività d’indagine che si è avvalsa anche dell’ausilio di intercettazioni telefoniche e che hanno permesso a finanzieri e carabinieri di comprendere la reale pericolosità dell’organizzazione.

“Devo picchiare a lui, alla moglie e al figlio… alla fine della settimana se non mi dà i trecentotrenta euro lo uccido… quello là della montagna come l’ho picchiato… quella sera bam bum pugni in bocca, schiaffi in bocca, pugni nei denti” .

Questo il contenuto di alcune conversazioni… “l’ho fatto diventare io tossico amò… io l’ho fatto diventare tossico perché quello più ce la dai e più diventi tossico hai capito…”

Intercettazione quest’ultima, in cui uno degli indagati si vantava di aver ridotto in un grave stato di tossicodipendenza uno dei clienti.

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