aria

Allarme rientrato ma la preoccuazione dei cittadini resta. Continua a tenere banco a Barletta la questione aria maleodorante, una vicenda che dopo l’apice toccato nella serata di domenica 18 agosto, i conseguenti esposti in procura e le relative polemiche, si arricchisce di un nuovo ulteriore capitolo legato al dato Arpa relativo alla concentrazione di idrogeno solforato h2s nella giornata dell’1 settembre: valori pari a 58 microgrammi per metro quadrato.

Il dato, nettamente superiore anche a quello di Taranto ha mandato in allarme la cittadinanza. L’idrogeno solforato è  un gas incolore dall’odore caratteristico di uova marce, per questo definito gas putrido. La sostanza è estremamente tossica poichè è irritante e asfissiante ed ha come bersaglio le mucose, soprattutto gli occhi. Pur non essendoci nella normativa europea e nazionale un valore limite, l’alta concentrazione di questa sostanza nell’aria è da considerarsi assolutamente nociva.

L’allarme diffusosi dai cittadini nella serata di martedì è stato però frenato dal comunicato ufficiale diramato da Arpa nella mattinata di mercoledì.  L’agenzia regionale per la protezione ambientale ha comunicato che il dato registrato il primo settembre dal laboratorio mobile collocato nel parcheggio dell’IperCoop di Barletta, è stato invalidato in quanto in seguito all’analisi del trend di concentrazione dell’ultimo periodo è stato rilevato il malfunzionamento dell’analizzatore di H2S e, conseguentemente, è stato disposto un intervento di manutenzione straordinaria.

L’Arpa spiega inoltre che la validazione giornaliera dei dati non sempre consente di riconoscere eventuali malfunzionamenti strumentali che, al contrario, possono essere individuati solo dall’analisi di serie temporali di dati più lunghe.  La validazione dei dati di qualità dell’aria è infatti  un processo complesso, articolato su almeno tre livelli: giornaliero, mensile, annuale. Solo al termine di questo processo, e salvo ulteriori revisioni, il dato di qualità dell’aria può considerarsi definitivo. Questa dunque il chiarimento di Arpa, sullo sfondo restano però le preoccupazioni dei cittadini che continuano a segnalare giornalmente la cattiva qualità dell’aria.