denatalità

Dal 2011 il numero dei morti in Puglia supera quello dei nati. La riduzione della popolazione è dell’1,02% con un picco del 5,9% nella fascia d’età tra gli 0 ed i 14 anni.

Nel 2018 solo 28.921 i nuovi nati. Numeri  con segno meno quelli presentati dall’Istat e che hanno determinato molto sconcerto. Dati questi che certificano un aumento della denalità che coinvolge tutto il Sud Italia in particolare la Puglia.” La Regione non può ignorare la questione”, tuonano i consiglieri del M5S Puglia. “ Riteniamo fondamentale, proseguono, che la Regione avvii un confronto con tutti gli attori interessati per arrivare alla redazione del Piano per le Politiche familiari, per cui sono state già raccolte diverse proposte. Non possiamo non accogliere l’appello del Forum delle Associazioni Familiari di Puglia per chiedere la stesura e l’approvazione del Piano pluriennale regionale”, tuonano i pentastellati.

Sull’importante argomento interviene in una nota anche il presidente del gruppo  “Emiliano Sindaco di Puglia” in Consiglio regionale, Sabino Zinni che avanza ugualmente  l’esigenza di un Piano pluriennale come chiesto , dice, dalla Conferenza regionale sulla Famiglia del novembre 2018.

“ L’età media della donne pugliesi al primo parto, aggiunge Zinni, sfiora ormai i 32 anni e viene procastinato sempre più, da parte delle coppie,  il momento di metter su famiglia; ciò comporta inevitabilmente l’incremento di quelle senza figli o con figlio unico”.

Per Zinni ciò si verifica perchè in Italia, si ha la percezione, che fare figli  renda più poveri.

Ancora una volta, sottolinea il consigliere, dati alla mano, l’incidenza della povertà assoluta è del 9,2% per le coppie con due figli e sale al 15,45% per quelle con tre e più bambini; la povertà relativa invece è del 18,8 percentuale con due figli  e di ben 27% per quelle con tre o più bimbi” conclude.

Uno scenario che richiede quanto prima un intervento e un’ inversione di tendenza. Un provvedimento urgente quindi quello che tutti auspicano.