Tentata concussione, induzione indebita e corruzione. Sono queste le tre ipotesi di reato che la Procura di Foggia muove nei confronti di Angelo e Napoleone Cera, padre e figlio entrambi di San Marco in Lamis. Il primo ex parlamentare dell’Udc, il secondo consigliere regionale in carica nel gruppo dei Popolari.

I due politici adesso sono agli arresti domiciliari eseguiti dai militari della Guardia di Finanza. Le indagini nei loro confronti, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa in Procura a Foggia, sono partite a seguito di alcuni atti intimidatori ai danni della società Sanitaservice.

Quello è uno dei tre filoni in cui si dirama l’inchiesta. Le pressioni, secondo gli inquirenti, fatte da Angelo e Napoleone Cera per fermare il processo di internalizzazione del Cup dell’Asl di Foggia perché se fosse entrato a regime avrebbe danneggiato la società Gpi che si occupava del servizio e che i Cera definivano, in alcune intercettazioni, la società nostra. Ma, avrebbero accertato gli inquirenti, da parte dei due politici di San Marco in Lamis, c’erano state pressioni anche per costringere ad effettuare assunzioni di determinate persone nel Consorzio di Bonifica. E poi ci sarebbe il terzo filone d’inchiesta, quello di una sorta di scambio elettorale. Tutto nasce dalla richiesta del presidente Emiliano ai Cera di sostenere il sindaco di San Severo, Miglio.

Per la Procura i due politici sammarchesi in cambio avrebbero chiesto la nomina di un loro uomo come commissario nella Asp di Chieuti, paesino della provincia di Foggia. Vicenda per la quale, come aveva fatto sapere ieri attraverso la sua pagina facebook, anche il governatore pugliese è indagato (insieme all’assessore al Welfare, Salvatore Ruggieri). Ma, come precisa il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, di quel presunto scambio Emiliano non sapeva nulla.

Il servizio di TrNews.