sono saliti a 13

Sono saliti a 13 nella giornata di ieri i casi di Coronavirus accertati a Cerignola, numero al quale si aggiungono anche i due decessi. Dunque la città ofantina che fino ad una settimana fa non aveva registrato positività al Covid-19 si ritrova adesso a dover contenere il rischio contagio, con numeri, che nel foggiano, non paiono crescere troppo.

Inoltre è giunta proprio nella giornata di domenica la notizia di un lutto in casa dell’Audace Cerignola: è morta a Milano con Coronavirus la sorella del patron Michele Grieco.

A Cerignola invece sarebbero diverse le persone in quarantena, quasi un centinaio, e numerose le attività messe in campo dalle istituzioni.
Innanzitutto la sanificazione dell’immobile comunale e del Comando dei Vigili Urbani. Proprio quest’ultimo ha riaperto stamane con turni limitati fino al 27, dopo che era stata accertata la positività di un agente.
Sanificate anche le strade tra domenica e lunedì, operazione che sta proseguendo in questi giorni ad opera degli agricoltori delle associazioni di categoria.

Tuttavia la gente per strada purtroppo c’è ancora. Il pretesto della spesa, autorizza un po’ tutti ad andare a prendere una boccata d’aria. I controlli saranno ulteriormente intensificati, con il freddo, giunto la scorsa notte, che probabilmente farà da partner strategico allo stare a casa.

La parola d’ordine è prevenzione, ma in momenti come questi è necessaria anche la solidarietà. Infatti sono state consegnante presso il Commissariato di Cerignola 2000 mascherine confezionate dall’azienda Ceriflex. L’imprenditore Giuseppe Merafina, 51enne titolare dell’azienda, nel momento di inattività ha prodotto e donato le mascherine.

«E’ un’operazione contro lo sciacallaggio sui prezzi – ha precisato l’imprenditore -. Anche chi non può permetterselo ha diritto a proteggersi» ha aggiunto.

Dunque Cerignola si prapara ad una settimana che potrebbe essere importante per provare a dare una secca spallata al virus.