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A 5 giornate dalla fine della stagione regolare, il Molfetta è ad un passo dal ritorno in Serie D dopo 24 anni di assenza.

Una cavalcata partita da lontano, con tanti avversari insidiosi e capaci di reggere il confronto per gran parte del campionato. L’emergenza Coronavirus ha stoppato le attività della massima categoria regionale, interrompendo momentaneamente un’annata mozzafiato.

Tutto è cominciato a settembre, con una partenza inaspettata. Le prime quattro giornate di campionato delineano uno scenario imprevisto alla vigilia della stagione. In vetta ci vanno tre squadre neopromosse. La capolista solitaria è l’Ugento di Mimmo Oliva, che batte il Barletta 1922 all’esordio e si issa a quota 10 punti. Insegue una barlettana, ma è l’Audace delle sorprese. La squadra di Iannone ne vince 3 su 4 ed è al secondo posto insieme al Martina, che batte proprio l’Audace a Barletta e sale a 9 punti, con uno di penalizzazione a negargli la vetta.

E le big? La prima è proprio il Molfetta, fermo a quota 8 punti con due vittorie e due pareggi. La squadra di Bartoli non spicca e paga il contraccolpo del pareggio contro il Barletta 1922 al “Paolo Poli”, subito soltanto all’ultima azione su calcio di rigore. Ottimo anche l’inizio della Vigor Trani, che sarebbe primo a 10 punti se non fosse per il -3 in classifica. Parte bene anche un’altra neopromossa, la Deghi, che vince clamorosamente a Corato all’esordio e si porta a ridosso della zona playoff. Proprio i neroverdi, invece, vincono a Barletta dopo il passo falso iniziale, ma il ko a San Marco in Lamis tiene gli uomini di Di Domenico con i piedi ben piantati per terra.

Mentre la Fortis Altamura apre il club delle delusioni, chi va realmente a picco è il Barletta 1922. Ko ad Ugento all’esordio, sconfitti dal Corato alla prima in casa, i biancorossi conquistano il primo punto a Molfetta con un rigore di Ganci a tempo scaduto. Il successivo crollo casalingo con il San Severo, però, porta la dirigenza al primo scossone di stagione: via Massimo Gallo, dentro Massimiliano Tangorra. Il nuovo tecnico ha il compito di riportare il Barletta in zona playoff, partendo però dal penultimo posto davanti al Vieste, avversario nello scontro diretto di inizio ottobre. Il punto più basso della stagione è dietro l’angolo.

Gerarchie totalmente ribaltate dopo il primo mese di Eccellenza, un segnale forte a tutte le big che hanno investito in estate. Le neopromosse volano, le candidate alla Serie D sono costrette ad inseguire. Già dalle settimane successive si vedrà chi, delle corazzate del pre-campionato, avrà davvero imparato la lezione