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Una situazione in continua evoluzione nei confronti della quale la ASL Bt sta attuando le dovute contromisure. Le Residenze Santarie per anziani rappresentano il maggiore focolaio del contagio da coronavirus nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani.

Per questo motivo la Asl Bt tramite il Dipartimento di Prevenzione è intervenuta nella organizzazione di tutte le Rsa che già nei giorni scorsi hanno fatto registrare numeri elevati di pazienti e dipendenti positivi al Coronavirus. Tra le situazioni più critiche c’è quella della RSSA Bilanzuoli di Minervino che al momento ospita 24 pazienti positivi Covid-19.

A questa struttura la ASL ha fornito supporto specialistico al fine di ottenere un monitoraggio costante e continuo delle condizioni cliniche dei pazienti con contestuale validazione della adeguata terapia farmacologica.  I pazienti della struttura murgiana risultati negativi al 9 aprile sono stati accolti a Canosa dalla unità operativa di Riabilitazione Cardiologica: di questi, 6 sono risultati successivamente positivi.

A proposito di Canosa di Puglia altra struttura a destare preoccupazione è la Rssa San Giuseppe dove al momento sono 43 i pazienti positivi.  In questo caso il Dipartimento di Prevenzione è intervenuto per sostenere una organizzazione dei luoghi che consentisse una netta separazione dei percorsi e tutte le misure per contenere il contagio. Monitorata è anche l’opera don Uva di Bisceglie. Nell’istituto ortofrenico biscegliese sono oltre 50 i pazienti positivi e sono posizionati in un’ala della struttura isolata e non comunicante con le altre strutture.

La situazione del contagio nella provincia BAT vede sempre la città di Andria come centro più colpito con oltre 60 pazienti positivi. La città federiciana è seguito proprio da Minervino Murge, Bisceglie e Canosa i tre centri colpiti dall’emergenza RSA. Più contenuta la situazione a Trani ed a Barletta. Nella città della Disfida i contagi sono al momento fermi a 14 ma la situazione resta comunque da monitorare.