resistere

“Resistere e restare uniti, anche se a distanza di sicurezza”: le celebrazioni per il 75esimo anniversario della Liberazione d’Italia, non hanno i contorni della festa. E non potrebbe essere altrimenti in questo 25 aprile nel quale il Paese è fermo per fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus.

Una resistenza, quella dei cittadini, diversa da quella che portò alla liberazione dell’Italia, ma non dimenticata nelle parole del sindaci. “Siamo chiamati a resistere e restare uniti sebbene a distanza di sicurezza” ha dichiarato il sindaco di Bari, Antonio Decaro che ha deposto la corona d’alloro davanti alla lapide del Palazzo di Città che ricorda i cittadini baresi morti per la lotta partigiana.

Cerimonie silenziose e solitarie da nord a sud della Puglia: il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha deposto una corona d’alloro, sostando davanti al monumento ai caduti in villa comunale. A Molfetta il primo cittadino, Tommaso Minervini, in un villa comunale vuota, ha deposto la corona d’alloro alla base del monumento ai caduti ma ha voluto omaggiare per la prima volta in questo 25 aprile anche la memoria di Gaetano Salvemini.

Il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ha invece inviato un video agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città per celebrare il 75esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. “Un modo”, ha commentato il primo cittadino, “per superare le barriere fisiche imposte dall’emergenza sanitaria in corso e far ‘volare’ il messaggio oltre le pareti delle nostre case per condividere l’importanza della ricorrenza con chi rappresenta il futuro della nostra società. Il video è stato realizzato con la preziosa collaborazione del sistema Garibaldi attraverso il progetto “La Città Bambina”.

Anche a Bitonto, in una villa comunale deserta, il sindaco Michele Abbaticchio ha sostato davanti al cippo commemorativo con il comandante della Polizia Locale e la presidente della sezione cittadina dell’ANPI: