fascicolo d'inchiesta

Adesso c’è anche un fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Trani, su quanto accaduto venerdì scorso a Barletta in occasione della processione dell’Icona della madonna dello Sterpeto dal Santuario alla Cattedrale.

Nella giornata di lunedì i carabinieri della Compagnia di Barletta hanno acquisito, a Palazzo di città, tutti gli atti che dovrebbero chiarire la linea di comanda ed accertare le eventuali responsabilità di quanto accaduto venerdì pomeriggio.

Perché qualcosa non deve aver funzionato se, all’arrivo dell’Icona davanti alla cattedrale, c’erano centinaia di persone in spregio ai provvedimenti restrittivi del Governo che vieta gli assembramenti per contenere il contagio da coronavirus.

La Procura di Trani è al lavoro per chiarire cosa sia andato storto nella macchina organizzativa, se ci siano responsabilità da addebitare al Comune o alla Curia e perché non sia stato possibile allontanare le persone che si erano affollate davanti alla Cattedrale.

Una relazione dettagliata era stata chiesta già nelle ore immediatamente successive a quanto accaduto venerdì, dal Prefetto della Bat, Maurizio Valiante, al sindaco di Barletta, Cosimo Cannito. E sempre dalla Prefettura era stato stigmatizzata la scelta del primo cittadino di non coinvolgere il Comitato per l’ordine e la sicurezza così come invece era stato fatto in occasione delle celebrazioni della settimana Santa.

Sulla vicenda c’è da registrare anche l’intervento dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Riccardo Memeo, Gigi Antonucci e Stella Mele, a giudizio di quali, le immagini di quell’assembramento non è detto che corrispondi alla realtà dei fatti. Barletta, dichiarano i tre esponenti di Fratelli d’Italia, resta una delle città tra le ultime in tutto il Paese per il numero di contagi al coronavirus.