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Una conversazione lunga ed a cuore aperto su ciò che sono stati i due mesi più bui della pandemia da coronavirus e sul periodo di faticoso ritorno alla normalità che stiamo vivendo. Terzo ospite del nostro speciale “Il fatto del giorno” in onda questa sera alle ore 20 è stato l’arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie Mons. Leonardo D’Ascenzo.

La lunga chiacchierata nelle stanze della curia è iniziata dalla più stretta attualità, dal ritorno alle celebrazioni con la presenza fisica dei fedeli chiamati a rispettare il rigido protocollo di sicurezza elaborato da governo e CEI. I fedeli però non si sono mai allontanati dai luoghi di culto e per questo abbiamo ripercoroso i due mesi di lockdown con le celebrazioni trasmesse in tv e tramite i canali social.

L’arcivescovo ha evidenziato il ruolo fondamentale dei mezzi di comunicazione e ci ha raccontato le emozioni e le sensazioni provate nel guardare le immagini ed i messaggi di forte impatto lanciati da Papa Francesco nella lunga attraversata dei giorni di chiusura totale del Paese.

Proprio dal “siamo tutti sulla stessa barca” pronunciato dal Santo Padre in occasione della benedizione urbi et orbi la riflessione si è spostata su come il virus abbia colpito anche il clero della nostra diocesi. Dal paziente 1 di Barletta don Cosimo Falconetti, a padre Mario Pellegrini che ha contratto il virus in Brasile ed è sulla via della guarigione fino ad arrivare a Padre Michele Critani putroppo deceduto nei giorni scorsi l’ arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie ha vissuto in pieno le sofferenze dell’emergenza sanitaria.

Non sono mancati i riferimenti all’opera di solidarietà della Caritas ed i ringraziamenti a tutti coloro i quali hanno lottato in prima linea contro li virus. Infine, D’Ascenzo ha rivolto ai fedeli della diocesi un messaggio di speranza.