accusati

Sono accusati di aver preteso da una imprenditrice edile di Lesina, con minacce, la restituzione di 35mila euro a fronte di un prestito iniziale di 15mila: quattro persone di San Severo sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia.

Rispondono a vario titolo dei reati di usura e tentata estorsione. In carcere sono finiti il 31enne Angelo Bonsanto, che era tra i 72 evasi dal carcere di Foggia durante le proteste del 9 marzo scorso; il 42enne Luigi Di Palma, e il 33enne Angelo Falcone; agli arresti domiciliari anche la 36enne Concetta D’Antuoni, moglie di Bonsanto.

A quanto si apprende l’imprenditrice, in un momento di difficoltà economica nella primavera del 2017, si è rivolta a loro e “Bonsanto, Di Palma e D’Antuoni prestavano la somma contante di 15mila euro, con la promessa – scrive il Gip Michele Valente nell’ordinanza – che la vittima avrebbe consegnato 3mila euro mensili, pari a tassi usurai del 20 per cento, fino a quando non sarebbe stata in grado di restituire in un’unica soluzione tutto il capitale”.

La donna è riuscita a consegnare i 3mila euro mensili solo per i primi due mesi, cioè luglio e agosto 2017. Concetta D’Antuoni è intervenuta in un secondo momento, per ristabilire un contatto dopo l’arresto del marito, per pretendere dalla vittima i 35mila euro con cambiali mensili, alcune da 9mila euro altre da 2mila. Di Palma e Falcone sono accusati anche di tentata estorsione, per aver intimorito l’imprenditrice, alludendo al gruppo come “Persone che escono dalla galera incattiviti”. E con frasi tipo: “chiudila questa situazione, così nessuno ti dà fastidio”.

Parole attribuite dagli inquirenti a Di Palma che, nelle pressioni per ottenere la somma di denaro, avrebbe anche costretto l’imprenditrice a raggiungerlo a casa, dove allora si trovava ai domiciliari.

Falcone poi, incontrando più volte in strada la donna, l’avrebbe minacciata affermando: “Non capisci che ti possono fare” e “Bonsanto non ha intenzione di aspettare oltre”, facendola avvicinare, per pressioni, anche da altri pregiudicati.