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Prima hanno consegnato al prefetto di Bari, Antonella Bellomo, una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte, poi sul lungomare hanno formato una catena umana – mantenendo la distanza di un metro – per “collegare” virtualmente la sede della Regione Puglia a quella dell’Inps regionale.

E’ cominciata così, questa mattina alle 10, la protesta di ristoratori e gestori di B&b e case vacanze del Movimento Impresa: circa 500 persone hanno raggiunto Bari anche dalle province di Lecce, Taranto, Brindisi e Foggia. Sul lungomare è stato srotolato uno striscione lungo 20 metri, la manifestazione è stata accompagnata dal ritmo di 25 timpanisti.

“Chiediamo – hanno spiegato gli organizzatori – che il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e il governo tutto, ci riconoscano come settori fondamentali nella crescita e nella stabilità dell’economia italiana.

Riteniamo le azioni annunciate e definite nei recenti decreti assolutamente inadeguate, insufficienti e tardive rispetto alla seria prospettiva di perdite in termini occupazionali e reddituali e di gettito fiscale che si determinerebbero, costringendoci a chiudere definitivamente le nostre partite Iva. Ad oggi – hanno lamentato – nessun provvedimento ci assicura la necessaria liquidità, peraltro sottratta alle imprese a causa della prolungata inattività. Non vogliamo debiti, prestiti e false illusioni.

Chiediamo iniezioni di liquidità immediata tramite fondo perduto, abbattimento di tasse e imposte insostenibili, azzeramenti dei gravosi canoni di locazione commerciali”. Al direttore generale dell’Inps sono state consegnate le buste paga dei dipendenti delle attività, in segno di protesta per i ritardi nel pagamento della cassa integrazione.