corato

Il nome ufficializzato ad Andria, quello dell’avvocato Antonio Scamarcio, la situazione ancora fluida a Corato dove toccherà sempre alla Lega indicare il candidato sindaco per le amministrative di settembre: il tour pugliese di Matteo Salvini, cominciato a Barletta nel tardo pomeriggio di giovedì, avrebbe dovuto mettere al proprio posto i tasselli dei candidati sindaco, come previsto dall’accordo interno al centro destra: perché se la Lega, per dirla con le parole del suo segretario, ha fatto un passo di lato per il bene della coalizione, dando il via libera a Raffaele Fitto come candidato presidente per le regionali, sui sindaci da mettere in campo a settembre la parola spetta al partito di Matteo Salvini.

Ma se ad Andria la soluzione last minute è stata quella dell’avvocato Antonio Scamarcio (dopo i rifiuti di Benedetto Miscioscia e Pierpaolo Matera), a Corato (dove questa mattina il leader leghista ha visitato una struttura socio sanitaria), la partita sul nome del candidato sindaco è ancora aperta. E Salvini, in parte ci scherza cercando di sdrammatizzare.

L’appuntamento a Corato è stata la terza tappa del tour pugliesi di Salvini: a Barletta, ad accoglierlo al suo arrivo in stazione, c’erano centinaia di militanti. L’appuntamento andriese, invece, è stato anche contrassegnato anche dalle urla di un gruppo di contestatori.

Se su Andria la questione è apparentemente chiusa (perché il centro destra rischia di non presentarsi unito alle amministrative), ci vorrà qualche giorno in più, secondo il segretario regionale della Lega Puglia, Luigi D’Eramo, per ufficializzare il nome del candidato sindaco di Corato, con Luigi Menduni favorito ma non ancora investito del ruolo.