Sono le richieste dei tanti dirigenti scolastici che questa mattina, in un sit-in di protesta, si sono riuniti e seduti tra i banchi di scuola in via Castromediano a Bari, dinanzi alla sede dell’ufficio scolastico regionale. Dal Ministero, infatti, non è ancora arrivata nessuna indicazione operativa concreta – sia alle scuole, che ai sindacati – rispetto alla ripartenza in presenza.

Così, l’Esecutivo Regionale della UIL Scuola di Puglia, ha denunciato come ci sia un “totale fai da te, con tanti tavoli tecnici e nessuna decisione concreta”. “Pensiamo ai dirigenti scolastici, abbandonati al loro destino – si legge nella nota del sindacato – con l’assunzione di responsabilità eccessive, e al disagio dei genitori di quegli alunni che frequentano in piccole aule (cosiddette “pollaio”) da 28 studenti che brancolano ancora nel buio a poche settimane dall’avvio dell’anno scolastico”. “La didattica a distanza – dicono ancora dalla UIL – non può essere sostitutiva di quella in presenza, poiché ha mostrato tutti i propri limiti, creando notevoli difficoltà a chi la fa e a chi la riceve, destabilizzando la vita privata del personale scolastico e delle famiglie”. La Regione, in ultimo, vorrebbe stanziare 40 milioni di euro per sostenere la ripartenza in presenza con risorse umane aggiuntive e, a tal proposito, la UIL Scuola chiede l’istituzione di un tavolo per il sostegno del precariato.