Cinque ettari di pregiato vigneto sono stati tranciati nella notte tra venerdì e sabato scorso nelle campagne di Andria, in contrada Zagaria. La scoperta dell’imprenditore barlettano, proprietario del terreno, è avvenuta grazie ad una chiamata delle Guardie campestri, che hanno allertato i Carabinieri della locale compagnia.


Secondo una prima ricostruzione i tiranti principali che mantengono i cappi del vasto appezzamento sono stati abbattuti e tutto l’impianto, con annesso sistema di irrigazione è andato distrutto. La varietà dell’uva – tra le più apprezzate – è Italia e Regina ed era pronto alla raccolta e, quindi, alla vendita. I danni ammonterebbero a circa mezzo milione di euro. Il proprietario ha dichiarato ai militari di non avere sospetti e di non aver mai ricevuto richieste estorsive. L’episodio si va ad aggiungere ad altre vicende criminali avvenute nel Nord Barese e su cui Coldiretti, Confagricoltura Puglia e Cia Levante, avevano già posto l’attenzione. Vendetta tra produttori e racket le ipotesi sempre più accreditate. Le associazioni di agricoltori avevano denunciato a più riprese il clima di paura che stavano vivendo gli operatori agricoli negli ultimi mesi nelle campagne nelle province di BAT e Bari, tanto che entrambe le procure – di Trani e Bari – hanno creato un pool di magistrati che si occuperanno di questi specifici reati. Per dare ulteriore importanza all’evento accaduto ad Andria, il senatore di Forza Italia, Dario Damiani, ha già annunciato di presentare una interrogazione in Parlamento: “Le associazioni di categoria da tempo chiedono maggiori controlli per questa criminalità che depreda le nostre campagne, mettendo in ginocchio le imprese. Presenterò subito una interrogazione parlamentare per conoscere quali regole il Governo intenda offrire una tutela dei nostri agricoltori, incluse anche in questa previsione di furti del prodotto, soprattutto dell’uva pregiata da tavola che è vanto della produzione del territorio del nord barese nel mondo – afferma Damiani -. Proprio oggi il Presidente Conte sarà a Cerignola, zona sempre “calda” circa le problematiche legate anche al settore agricolo, per cui è auspicabile che l’attenzione del governo, sia d’ora in avanti massima in termini di prevenzione e repressione di questi fenomeni criminali che il nostro territorio non può proprio permettersi di subire, oggi più che mai”