La classifica lascia il tempo che trova, ma il sesto turno del girone H di Serie D si chiude comunque con delle indicazioni importanti per le squadre pugliesi in campo. Vince solo la Fidelis Andria, mentre è forte il rammarico di Molfetta e Altamura contro due degli avversari più attrezzati del campionato. Scivolone inatteso, invece, per un Bitonto ancora in cerca di continuità.

Vittoria scaccia-crisi per la Fidelis Andria, che al Degli Ulivi si mette alle spalle le tre sconfitte consecutive e batte con un netto 3-0 la Puteolana. Campani mai in partita, biancazzurri padroni del campo e soprattutto più concreti rispetto alle ultime uscite, in cui hanno raccolto meno di quanto prodotto. Sugli scudi Russo, Prinari e Cristaldi, ma anche Bolognese in mezzo al campo.

A Molfetta si valuta se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Lo 0-0 al Paolo Poli contro il Picerno è un buon punto per il valore tecnico dei lucani, ma i biancorossi giocano quasi metà del match in superiorità numerica per l’espulsione del portiere ospite dopo un fallo su Triggiani. La sfida non si sblocca nonostante i tentativi della squadra di Bartoli, che da questa prova riparte per alzare, con calma, il livello delle aspettative.

Per l’Altamura, invece, il risultato sul campo passa in secondo piano. Sorrento dominato per tre quarti di gara, ma i costieri fanno valere la legge della capolista e vincono 2-0 con due ripartenze a fine partita. Quello che accade nel postpartita sconvolge il campionato: la dirigenza murgiana si dimette in blocco dopo che alcuni facinorosi avrebbero tentato di aggredire i calciatori ospiti. La dirigenza rispetterà gli oneri fino a fine stagione, per poi disimpegnarsi dopo il gesto vile di domenica.

Chiude il cerchio il brutto ko del Bitonto sul campo del Francavilla in Sinni. Neroverdi ko 2-1 nonostante i favori del pronostico. Figliola para un rigore e Taurino segna un gran gol per il momentaneo pareggio, ma i due colpi dei singoli non bastano per evitare una sconfitta che brucia.

Cinque le partite rinviate per l’emergenza Covid, nessuna delle quali attualmente con una data di recupero. La situazione rischia di ripetersi anche nel prossimo turno, in attesa di comunicazioni più chiare da parte di organi politici e federali.