Sulla scuola il pasticcio è servito: quelle pugliesi, la primaria e la secondaria di primo grado (sino alla seconda media) dovrebbero riaprire e riprendere le lezioni in presenza da domani (così come previsto dal nuovo Dpcm del Governo).
Ma quanto scritto sulla carta, non vale per il presidente della Regione, Michele Emiliano e per l’assessore alla sanità, Pierluigi Lopalco che nella serata di mercoledì hanno ribadito la validità dell’ordinanza regionale con la quale, a fine ottobre e sino al 24 novembre, sono state chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado. Chiarimento che ha scatenato le proteste del mondo della scuola, a cominciare dall’associazione nazionale presidi: quello pugliese, Roberto Romito, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedere di intervenire sulla Regione affinché revoche quell’ordinanza.

La confusione, a giudizio di Romito, è provocata solo dalle dichiarazioni di Emiliano, perché nella conferenza stampa di mercoledì sera, il presidente del consiglio era stato chiaro: le scuole riaprono anche nelle zone arancioni. Intanto domani, giorno in cui entrerà in vigore il nuovo Dpcm, i dirigenti scolastici pugliesi non sapranno se aprire i portoni delle scuole o continuare con la didattica a distanza. Una situazione al limite dell’umana sopportazione anche per le famiglie, sottolinea Romito.