L’emergenza Covid sta colpendo la BAT e gli uffici giudiziari non fanno eccezione. Le difficoltà di carattere sanitario si sono abbattute anche sul Tribunale di Trani, che presenta diversi casi di positività e si trova costretto a contingentare, a fatica, la già alta affluenza al suo interno. Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani, Tullio Bertolino, ha inviato al presidente del Tribunale Antonio De Luce una richiesta di rafforzamento delle misure anti-Covid.

Il precedente protocollo, siglato e adottato il 27 ottobre, non si è rivelato sufficiente: rischio di assembramenti fin dalle zone adiacenti all’ingresso, manutenzioni negli orari di maggiore affluenza, accesso agli uffici con modalità che non permettono di snellire il tempo necessario per gli adempimenti.

Bertolino, in collaborazione con il procuratore della Repubblica Renato Nitti, ha chiesto espressamente la modifica del protocollo in cinque punti: il rinvio fuori udienza di tutti i processi pendenti in ogni settore della giurisdizione di Trani in cui debbano essere ascoltati testimoni, periti e consulenti; la riduzione del numero dei processi da trattare in presenza; l’aumento del tempo che intercorre tra un processo e quello successivo, in modo da garantire un maggior distanziamento tra gli avvocati; la riduzione e il contingentamento degli accessi ai palazzi di giustizia e, infine, un maggior controllo di pulizia e igiene negli uffici giudiziari.

Misure ritenute necessarie per arginare l’aumento dei contagi, in un polo professionale che è un punto di riferimento non solo per la città di Trani ma per l’intera provincia. La richiesta di Bertolino rappresenta contemporaneamente una necessità immediata e un monito per le prossime settimane, con l’emergenza Covid che ha già avuto ripercussioni a lungo termine: l’esame scritto di abilitazione alla professione forense, in programma a dicembre 2020, è stato rinviato ai primi mesi del 2021. Con le prospettive già precarie a livello nazionale, il Tribunale di Trani va salvaguardato.