Dalla Puglia covid free dell’estate, alla richiesta di zona rossa per le province di Foggia e della Bat, da ripresentare in questi giorni al ministro della Salute, Roberto Speranza, il passo è breve. O, se si preferisce, lungo quanto il periodo trascorso dal momento in cui eravamo convinti (e ci hanno fatto credere) che tutto fosse finito e la seconda ondata pandemica che ha fatto deragliare il sistema sanitario pugliese.

Le due facce della stessa medaglia (Puglia covid free in estate zona rossa per Foggia e Bat adesso) sono quelle del presidente della Regione, Michele Emiliano. Passato dai toni rassicuranti di luglio a quelli da tragedia di questi primi giorni di dicembre. Con un escalation di immagini forti: dal numero di morti che saranno superiore a quelli della Seconda guerra mondiale, alla necessità di chiedere nuovamente la zona rossa per le province di Foggia e Bat, sino ad arrivare all’ultimo siluro sganciato contro il governo centrale.

Ci sarebbe un audio (del quale è entrato in possesso il Corriere del Mezzogiorno) nel quale Emiliano, durante la riunione in videoconferenza con i sindacati e l’ufficio scolastico regionale, attacca il Governo: “Quello che era sbagliato era pensare che riempiendo all’80 per cento gli autobus questo fosse sufficiente a non creare panico e a non creare contagi. Ci siamo accorti che riempiendo i mezzi di trasporto all’80 per cento la scuola è diventata un detonatore gigantesco…quel quantitativo un po’ arronzato da parte del governo era eccessivo e noi l’avevamo detto”, dichiara il governatore pugliese.

Insomma la questione dei trasporti sarebbe stata gestita male a livello centrale con l’effetto domino sulla scuola, sui contagi, sul tracciamento saltato e sui numeri della pandemia finiti fuori controllo. Proprio sulla scuola Emiliano ha ribadito che quella pugliese, dipendesse solo da lui, resterebbe in didattica a distanza sino al 7 gennaio. Bisognerà però vedere cosa è contenuto nel nuovo Dpcm del Governo.

Lo scontro istituzionale con il ministro per la Pubblica Istruzione, Luciana Azzolina, c’è già stato, così come la guerra di carte bollate e ricorsi al Tar da parte delle associazioni dei genitori. Emiliano potrebbe rinnovare l’ordinanza con la quale si prevede la didattica in presenza, ma si lascia ai genitori la scelta di mandare o meno a scuola i figli (per elementari e scuole medie).

Lo scontro, però, con il Governo rischia di inasprirsi e la prossima colorazione della Puglia (arancione, gialla, un po’ gialla e un po’ rossa), sarà molto indicativa su quanto possano aver infastidito a Roma le intemerate di Emiliano.

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