giuseppe boccuzzi cisl

I numeri sono da economia post bellica, anche se la guerra che si sta combattendo in questi mesi è soprattutto sanitaria. La pandemia da coronavirus ha di fatto messo in ginocchio l’economica pugliese e quella delle province di Bari e Bat non fanno eccezione.

 

Lo illustra, senza fronzoli, Giuseppe Boccuzzi, segretario generale della Cisl per Bari e Bat, nel corso del consiglio generale convocato in videoconferenza. C’è un vulcano che cova sotto la cenere di questo ano disgraziato, con la disoccupazione giovanile che tocca punte del 40 per cento e una prospettiva per il nuovo anno tutt’altro che confortante. C’è un tornado che potrebbe spazzare via poco più di diecimila aziende di Bari e provincia: “Sono ad un passo dal baratro” dichiara senza mezzi termini Boccuzzi. Più di 3mila hanno in corso una procedura concorsuale.

Altre 7mila sono in scioglimento o in liquidazione. Dal momento che il totale delle imprese baresi registrate alla Camera di Commercio sono nello stesso periodo 114.711, ecco che allora quasi un’azienda su dieci è al passo dal baratro, spiega il segretario generale della Cisl per Bari e Bat.

E se l’emergenza economica resta quasi sullo sfondo con tutta la sua drammaticità, quella sanitaria non è da meno ed è ben visibile, spiega Boccuzzi. In questo caso, a giudizio della Cisl, le principali responsabilità vanno ascritte al governo regionale, soprattutto nella gestione tra la prima e la seconda ondata pandemica: “Si è passati dalla irresponsabile chiamata al covid free per riempire discoteche e sagre estive all’attuale amplificazione degli effetti nefasti di questa pandemia” sottolinea Boccuzzi.

 

E in Puglia questa seconda ondata, a giudizio del segretario di Bari e della Bat si sarebbe potuta attenuare se fossimo stati più previdenti. Invece la Puglia fa registrare uno dei tassi di mortalità più alti da covid e vede il sistema sanitario in affanno per la cura delle altre patologie. La Cisl, conclude Boccuzzi, è pronta a confrontarsi con la Regione e le Asl di Bari e Bat: ma se nel primo caso l’interlocuzione è partita due giorni fa, dalla Asl Bat si attende ancora la convocazione per un incontro.

 

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