iaccarino capodanno

La goliardata (come è stata definita dal diretto interessato) o, per meglio, quel festeggiamento di cattivo gusto e fuori dalle righe e dal ruolo istituzionale ricoperto, diventano un caso politico. Che il sindaco di Foggia, Franco Landella, intende affrontare con maggioranza e opposizione, in una riunione convocata nei prossimi giorni.

La vicenda non poteva passare sotto silenzio per diversi motivi, il principale dei quali è quel voler mettere in piazza (con tanto di video su Fb, in più subdolo dei mezzi di comunicazione), gesti e atteggiamenti che si pensa essere privati ma diventano di dominio pubblico. E quei colpi di pistola (a salve è sempre bene precisare) sparati dall’ormai ex presidente del consiglio comunale di Foggia, Leonardo Iaccarino, dal balcone di casa sua per salutare il 2020 che non è piaciuto a nessuno, hanno inevitabilmente avuto un’eco anche e soprattutto politica.

Perché Foggia è città dove si spara di frequente e non sempre per salutare l’anno vecchio o salutare quello che arriva e quindi quel gesto ha avuto l’effetto boomerang su Iaccarino. Che, da presidente del consiglio comunale, avrebbe dovuto probabilmente pensarci mille volte prima di mostrare quel saluto fuori luogo e fuori contesto. Iaccarino ha presentato le dimissioni che diventano un caso politico. Il sindaco, per adesso, non perdona e convoca le forze politiche.

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