Dieci persone hanno ricevuto, stamattina, dalle mani del Prefetto della BAT, Rossana Riflesso, presso il Palazzo del Governo a Barletta, una medaglia d’onore conferita dal Presidente della Repubblica.

La cerimonia si è svolta nell’ambito delle iniziative commemorative promosse per la celebrazione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Il riconoscimento è andato al trinitapolese Andrea Giannella, all’andriese Giovanni Matera e ai biscegliesi Giovanni Angelico, Francesco Baldini Pantaleo Di Ceglie e Vincenzo Pellegrini.

Tra i barlettani, oltre a Nicola Rizzi, anche Gennaro Casale, Luigi Lanotte e il centenario Savino Roggio, che dopo la prigionia in Germania dal 1943 – dov’è stato impiegato come lavoratore coatto in una fabbrica di munizioni – è stato trattenuto dagli alleati fino al 27 agosto 1945, data in cui rientra in Italia. Viene congedato nel 1946 e subito dopo riprende il lavoro di calzolaio a Barletta, lavoro a cui era stato avviato all’età di 8 anni. Nel 1960 è stato decorato con la Croce al merito di Guerra. Percorso simile a tanti altri sopravvissuti che non sognavano altro che tornare a casa.

Un momento che è, sì, del ricordo e della memoria, ma che quest’anno è passato anche attraverso la musica – con i canti degli studenti del Liceo Casardi – e l’arte con la mostra “Luce dalla cenere” inaugurata al piano terra della Prefettura, promossa dalla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e dal Comune di Barletta. Si tratta di un’esposizione di opere d’arte (dipinti e incisioni) della collezione donata dal poeta e storico genovese Roberto Malini alla Fondazione di Barletta, con opere realizzate da artisti ebrei scomparsi o
sopravvissuti ai Campi di sterminio.