Sarebbe stata una Pec inviata dai consiglieri Trimigno, Basile e Calabrese il pomo della discordia che ha causato il terremoto nell’amministrazione Cannito.

I tre esponenti del gruppo “Barletta al centro”, forza di riferimento dell’ormai ex assessore alla polizia locale Elisa Spera, avrebbero indirizzato una comunicazione a Domenico Carlucci, segretario generale del comune, in cui si criticava l’operato del Presidente del Consiglio Marcello Lanotte, rimostranza che sarebbe scaturita da una mancata concessione di parola agli esponenti di Barletta al Centro durante lo svolgimento di un consiglio comunale.

Dopo la comunicazione indirizzata al funzionario comunale sarebbe arrivata una presa di posizione del sindaco, che ha rimosso l’ex esponente della giunta comunale dal suo incarico.

Lanotte, scrollandosi le accuse di dosso, invita a chiedere al sindaco le motivazioni per le quali ha deciso di rimuovere  l’esponente della giunta 

Egli afferma che non ci siano reali ed evidenti motivi di litigiosità con Elisa Spera né con gli altri membri del gruppo.

Perdipiù, ha aggiunto Lanotte, l’ex titolare dell’assessorato alla polizia locale godeva di stima e considerazione positiva, il cui operato, a detta del presidente del consiglio, era pienamente in sintonia con l’azione di tutta l’amministrazione.

Capitolo a parte per il Partito Democratico, che aveva parlato di dimissioni causate da faide politiche interne, a cui Lanotte rispedisce tutte le accuse, evidenziando come  la situazione del PD a livello nazionale, regionale e locale sia l’unica plastica dimostrazione di una forza politica dilaniata dai conflitti interni.