Diventano esecutive le prime condanne della complessa ed articolata indagine “Turn over”, svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia, che , nel luglio del 2020, consentì di ricostruire l’esistenza di un’associazione a delinquere ai fini del traffico di sostanze stupefacenti, con la disponibilità – in alcuni casi – anche di armi da fuoco, da parte di un gruppo criminale operante a Trinitapoli e nei comuni limitrofi.

dopo il rigetto, alcuni giorni fa, del ricorso da parte della suprema corte di cassazione, sono dunque diventare effettive le pene complessive per oltre mezzo secolo di carcere.

Nel luglio 2020, l’imponente blitz dei militari dell’Arma del Comando Provinciale di Foggia su Trinitapoli, con l’impiego altresì dei Reparti specializzati dei Carabinieri, a seguito dell’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari in relazione alla richiesta della DDA del capoluogo, portà all’arresto complessivo di 12 persone.

A distanza quindi di circa 3 anni, sono passate in giudicato le prime 8 condanne, in ragione delle quali sono stati inflitti, complessivamente, oltre 50 anni di reclusione, nonché pene accessorie.

Nella giornata del 29 giugno i militari del Nucleo Investigativo di Foggia, con il supporto dei Carabinieri del Comando Provinciale BAT, nonché degli altri Comandi Arma interessati per quanto riguarda i condannati già detenuti in altri carceri del territorio nazionale, hanno quindi arrestato otto persone.

il gruppo criminale, operante a Trinitapoli, aveva come base operativa il quartiere delle ‘case maledette’, sua autentica roccaforte, anche se le attività di spaccio al dettaglio avvenissero anche in altre zone. Notte e giorno gli spacciatori si avvicendavano e venivano puntualmente riforniti secondo una programmazione pianificata nel dettaglio, sempre protetti da una rete di vedette non solo pronte ad avvisare dell’arrivo di persone sospette, ma che operavano autentiche bonifiche alla ricerca di microspie e telecamere nascoste, addirittura con l’uso di binocoli per individuare dei temuti obiettivi nascosti.

l’attività d’indagine era stata avviata a seguito dell’omicidio di Severino Benedetti, assassinato a Trinitapoli il 12 gennaio 2015, e grazie alle numerose intercettazioni attivate avevano scoperto l’esistenza dell’organizzazione criminale, dapprima guidata dal defunto Pietro De Rosa, ucciso il 20 gennaio 2019, e poi proseguita dai fratelli Nicola Buonarota e Michele, ritenuti i nuovi organizzatori del sodalizio

Oltre a loro, sono stati raggiunti dall’ordinanza cautelare anche Alberto Campanella, già in carcere poiché ritenuto l’autore dell’omicidio di Cosimo Damiano Carbone), Giuseppe Campanella, Cosimo Damiano Miccoli Vincenzo Musciolà , Gesualdo Saracino, Michele Straniere, Cosimo Damiano Vanni  e Giuseppe Vitobello, con il compito di provvedere stabilmente alla vendita della droga oltre all’occultamento, custodia, trasporto della sostanza stupefacente nonché raccolta dei proventi illeciti.

Finiti in manette anche gli associati che assicuravano il costante approvvigionamento degli stupefacenti, individuati nei cerignolani Angelo Racanatie Matteo Tufariello