La morsa del caldo continua ad attanagliare il tacco d’Italia, partecipando, insieme all’incuria del verde e all’inciviltà di chi getta rifiuti nelle campagne, a provocare lo scoppio di violenti incendi su tutto il territorio.

Questa mattina è toccata a Trani, dove nella zona residenziale di Capirro è stato un terreno apparentemente incolto e in stato di abbandono a prendere fuoco. Al suo interno numerosi rifiuti, tra cui anche diversi pneumatici, water, bidet e immondizia “da bivacco” di ogni genere. Un malcostume ancora troppo diffuso, quello di sversare rifiuti nelle campagne del nostro territorio, che oltre ad essere sanzionabile, costituisce un grave rischio per l’ambiente e per la comunità con le temperature tropicali che in queste settimane stanno caratterizzando il Sud Italia. Ancora fumanti, a seguito dello spegnimento dell’incendio, diversi rifiuti come un  tavolo e residui di immondizia. L’incendio si è sviluppato in una porzione di terreno lungo la strada vicinale San Martino, intersezione che collega via Verdi con via Martiri di Palermo. Punto questo con molte abitazioni e con un’attività commerciale a ridosso dell’area colpita.

Un inizio di settimana di fuoco, che ha visto le fiamme lambire anche il territorio di Andria, in cui nella notte un incendio si è sviluppato nel parcheggio di una ditta di autotrasporti.

Il rogo ha coinvolto diversi mezzi parcheggiati nell’autoparco esteso per circa 7mila metri quadrati. Colpite autocisterne, trattori, furgoni, mezzi agricoli e auto.

Anche Bari è stata interessata dal fenomeno; nel capoluogo pugliese infatti è stato un capannone industriale a prendere fuoco, poco lontano dall’Ipercoop di Santa Caterina, provocando una grosse colonna di fumo nero visibile anche dalla tangenziale.

Momenti di paura anche a Cellamare, dove a prendere fuoco è stato un parco giochi per bambini. A trovarsi sul fuoco al momento dello scoppio dell’incendio il Sindaco Gianluca Vurchio che ha raccontato l’accaduto in un post sui social. Proprio come il Sindaco di Firenze Nardella, intervenuto personalmente con un placcaggio fisico per fermare uno degli attivisti di ultima generazione che stava imbrattando palazzo di città, anche il primo cittadino di Cellamare è stato coinvolto nelle attività di spegnimento dell’incendio insieme a protezione civile e vigili del fuoco.