Droga nascosta nelle bottiglie del succo di frutta. Nei guai il titolare di un bar di Andria.

Continua l’attività di contrasto allo spaccio dei militari dell’Arma dei Carabinieri, che coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno portato a termine un’operazione che ha portato alla perquisizione di un’attività commerciale in città, gestita da un 50enne del posto.

Durante il controllo del locale i militari hanno individuato due bottiglie in vetro, precedentemente destinate a contenere del succo di frutta, che erano state riutilizzate per occultare all’interno sostanza stupefacente. Dentro di esse 27 grammi di hashish, già confezionato in 27 dosi, e 24 grammi di marjuana divisi in 13 bustine.

L’operazione si inserisce nell’attività di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti associata alla campagna di sensibilizzazione ed informazione compiuta soprattutto nei confronti dei giovani con incontri realizzati presso gli istituti scolastici.

Al termine degli accertamenti, il titolare del bar veniva dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e -su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Trani- veniva sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il GIP ha poi convalidato l’arresto confermando l’applicazione -nei suoi confronti- degli arresti domiciliari.

Si conferma altissima l’attenzione delle forze dell’ordine sulle città della sesta provincia e soprattutto il rafforzamento dei controlli all’interno delle attività commerciali e soprattutto dei locali della movida per provare a porre un freno all’aumento delle attività criminose sul territorio e soprattutto per rafforzare il senso di sicurezza della cittadinanza.

Da parte degli inquirenti, come da regolamento, viene precisato inoltre che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che i provvedimenti adottati non sono definitivi. L’eventuale colpevolezza dell’arrestato in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contradditorio tra le parti.