trani, alberi

La situazione dell’ambiente tranese è sempre più oggetto di discussione.

Dopo la manifestazione di domenica, in cui le associazioni ambientaliste si sono trovate in piazza plebiscito per contestare l’abbattimento di 60 alberi, e le repliche arrivate prima dal Partito Democratico e dopo dal Vice Sindaco di Trani Fabrizio Ferrante, titolare della delega alla manutenzione del verde, è arrivata la risposta dell’uomo che sembra fare da minimo comune denominatore rispetto a tutti gli attori coinvolti nella vicenda.

Il dottor Giovanni Guerra, agronomo a cui nel 2019 era stato affidato il compito di elaborare un censimento del patrimonio arboreo tranese e valutarne lo stato.

Censimento questo di cui si è parlato poco negli ultimi anni ma che oggi sembra essere diventato centrale nel dibattito politico.

Dopo essere stato tirato in ballo dall’amministrazione, che ha spiegato di aver proseguito il percorso intrapreso dall’ex assessore all’ambiente di Trani Pierluigi Colangelo, esponente storico di legambiente, basandosi proprio sulle prescrizioni di Guerra, l’agronomo ribalta il tavolo, rinviando le accuse al mittente e spiegando che la responsabilità può essere solo in capo all’istituzione.

“A seguito di numerosi interpelli al sottoscritto – ha chiarito l’agronomo Guerra – al fine di fugare dubbi, perplessità, ritengo di dover fornire ulteriori ragguagli.

L’esperto di verde nella nota diffusa ha chiarito “che i costi di abbattimento degli alberi sono stati computati tra gli interventi “extra canone”, ossia da “remunerare a valle della loro esecuzione e contabilizzazione secondo il cronoprogramma del progetto esecutivo del servizio”, il che esplicita chiaramente che l’esecuzione dell’intervento, ove fosse ritenuto, potesse attuarsi in corso del servizio di manutenzione, su esplicito ordine di servizio del Comune.  In buona sostanza, somme preventivamente stanziate e poste a base di gara, da erogare solo su conferma del referente del Comune.”

Guerra quindi esplicita la responsabilità in capo all’amministrazione nella scelta definitiva di come agire, rincarando la dose chiarendo che “Le azioni consequenziali (compreso l’eventuale valutazione della stabilità di livello superiore, il piano degli abbattimenti per dare le giuste priorità in ordine di pericolosità o il piano dei nuovi alberi da porre a dimora, ecc..) con le determinazioni del caso sono, come normalmente è di prassi, demandate a successive figure tecniche preposte alla gestione del verde pubblico in corso di affidamento del servizio, che si assumono le responsabilità di decisione finale.”

A rispondergli, Fabrizio Ferrante, Vice Sindaco di Trani e titolare della delega alla manutenzione del verde pubblico, che ascolteremo in studio durante l’approfondimento giornalistico proprio sul tema della gestione del patrimonio naturale tranese.